mercoledì 1 ottobre 2008

In quali Paesi si coltiva il cotone?


Il cotone si produce in 90 paesi. Da un punto di vista sociale il cotone è la fibra più importante perché coinvolge milioni di persone. Soltanto fra gli occupati nell’agricoltura, rappresenta la base economica di 100 milioni di famiglie, ossia mezzo miliardo di individui.
Alla fine degli anni Ottanta del Novecento la Cina si collocava al primo posto nella produzione mondiale della fibra di cotone. In Cina la coltura si è estesa soprattutto nelle aree irrigue centro-meridionali. Il cotone di produzione cinese viene comunque assorbito quasi totalmente dal mercato interno.
Gli Stati Uniti producono ca. il 17% del raccolto mondiale di cotone: nei primi anni del sec. XX ne producevano il 40%. La coltura del cotone si sviluppò grazie al clima favorevole degli Stati del Sud e alla manodopera nera; nonostante le crisi dovute prima alla guerra di Secessione e poi alla peste del cotone (boll weevill), la produzione e la superficie coltivata aumentarono. Il raccolto proviene dal Cotton, la zona cotoniera che si estende ad arco dal golfo del Messico alle Montagne Rocciose e comprende il Texas e la California. In passato prevaleva la monocoltura, mentre successivamente si è teso alla policoltura, alla contrazione della superficie coltivata e all'aumento del rendimento unitario.
L'Unione Sovietica (che prima del suo smembramento possedeva il 15% della produzione mondiale) sviluppava la coltivazione di cotone prevalentemente nella zona asiatica del suo territorio e in particolare nell'Uzbekistan, principale regione cotoniera, nel Turkmenistan, e nell’Azerbaigian con rese unitarie molto elevate (da una superficie coltivata di ca. 3,9 milioni di ettari si ricavavano per ettaro 8,1 quintali di prodotto).
In Asia vi sono altri grandi produttori: l'India (10%), al quarto posto nel mondo, coltiva il cotone soprattutto nelle terre del Deccan nordoccidentale e centrale. Nel Pakistan (8%), quinto produttore mondiale, il cotone costituisce la principale voce fra le esportazioni, data la buona qualità del prodotto, a cui si applicano moderni metodi di coltivazione. A seguire troviamo alcuni paesi africani come il Mali, il Benin, il Burkina Faso, il Ciad che sono in profonda dipendenza dalla coltivazione del cotone. Costretti a dedicarsi a questa coltivazione per imposizione dei vecchi colonizzatori, il cotone rappresenta ancora oggi una delle loro risorse principali.

Nessun commento: